IL RUOLO AUSILIARIO DEI WHISTLEBLOWERS NELLA LOTTA ALLA CORRUZIONE

Il c.d. whistleblowing, istituto oggetto di recente novella del legislatore con la legge 30/11/2017 n. 179, impegna l’interprete delle scienze penalistiche sotto diversi profili: le garanzie difensive dell’incolpato, la tutela del segnalante avverso fisiologiche ritorsioni a seguito della denuncia e la necessità di contolli dell’illegalità sui luoghi di lavoro, specie se pubblici.

La Cassazione con due recenti sentenze (Cassazione penale, sezione VI, sentenza 27 febbraio 2018 n. 9041Cassazione penale, sezione VI, sentenza 27 febbraio 2018 n. 9047 )  ha da ultimo stabilito il principio secondo cui  configurabile il concorso materiale tra il reato di corruzione ed il reato di truffa in danno dello Stato in quanto l’accordo corruttivo non può integrare l’induzione in errore nei confronti del pubblico ufficiale che partecipa all’accordo, ma può ben indurre in errore gli altri funzionari dell’ente pubblico ed in particolare gli organi di controllo.

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