L’ESERCIZIO DEL DIRITTO DI PRELAZIONE NEL PROJECT FINANCING DA PARTE DEL CONCORRENTE/PROMOTORE ESCLUSO DALLA GARA

Con la sentenza n. 1005 del 10.02.2020, la Quinta Sezione del Consiglio di Stato si pronuncia, nell’ambito di un project financing, sulla possibilità, da parte dell’operatore economico che ha promosso il progetto di pubblico interesse posto a base di gara ma che è stato escluso dalla stessa per non aver raggiunto il punteggio minimo richiesto nell’esame dell’offerta tecnica, di esercitare il diritto di prelazione.
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ESCLUSIONE PER FATTO DEL SUBAPPALTATORE: PER LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA IL CODICE DEI CONTRATTI VIOLA IL PRINCIPIO DI PROPORZIONALITA’

Ci si chiede se gli articoli 57 e 71, paragrafo 6 della direttiva 2014/24/UE ostino ad una normativa nazionale, quale quella di cui all’articolo 80, comma 5 del D.Lgs. n. 50/2016, che prevede l’esclusione dell’operatore economico offerente nel caso di accertamento, in fase di gara, di una causa di esclusione relativa a un subappaltatore facente parte di quelli indicati in sede di offerta, in luogo di imporre all’offerente la sostituzione del subappaltatore designato.
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CAOS SUBAPPALTO: LA NUOVA COMPLESSA FISIONOMIA DELL’ISTITUTO DOPO LE RECENTI PRONUNCE DELLA CORTE DI GIUSTIZIA UE

Una nuova censura da parte dei Giudici europei; per l’istituto del subappalto, dunque per operatori e Professionisti che si trovano a dover interpretare correttamente la relativa disciplina, aumentano le incertezze e i dubbi applicativi.
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DECRETO SBLOCCA CANTIERI E CODICE DEGLI APPALTI: UGO ALTOMARE E DANIELE BRACCI A MASSAFRA PER UN FOCUS DELLE NOVITÀ NORMATIVE 

Il 25 ottobre u.s. i nostri Avvocati Ugo Altomare e Daniele Bracci sono stati tra i relatori a Massafra (TA) del Seminario Formativo dal titolo "D.Lgs 50 del 18 aprile 2016 - Le novità dello Sblocca Cantieri. Come cambia il Codice dei Contratti Pubblici: dalle Linee Guida al Regolamento Unico".
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LIMITI AL SUBAPPALTO: ILLEGITTIMO PER LA CORTE UE L’ART.105 DEL CODICE DEI CONTRATTI

E’ contraria alla normativa europea una normativa nazionale, in particola quella italiana, che limita al 30% la parte dell’appalto che l’offerente è autorizzato a subappaltare a terzi. E' quanto stabilito - o meglio, confermato - dalla Corte di Giustizia UE nella sentenza C-63/18 del 26 settembre 2019, l'ultimo dei provvedimenti - in ordine di tempo - con cui l'Europa stigmatizza il mancato rispetto da parte del nostro Paese delle regole comunitarie poste a tutela della concorrenza.
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LO SBLOCCA CANTIERI E L’ABOLIZIONE DEL RITO SUPERACCELERATO

L’art. 204 del d.lgs. 50/2016 ha introdotto ai commi 2-bis e 6-bis dell’art. 120 un rito nuovo, il rito superaccelerato per le controversie in tema di ammissioni ed esclusioni. Indubbiamente la novità più importante e più innovativa introdotta dall’art. 204 d.lgs. n. 50/2016, perché incide sui principi cardine del processo, è quella che prevede l’immediata impugnazione dell’ammissione dei concorrenti alla gara, anche perché ad una sempre maggiore concentrazione dei termini di svolgimento dei processi e di loro definizione il legislatore ci aveva ormai abituati, e non solo nel settore degli appalti pubblici.
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POTERE SANZIONATORIO DELL’ANAC E RISERVA DI VALUTAZIONE IN CAPO ALLA STAZIONE APPALTANTE NEL CASO DI CARENZA INFORMATIVA DELL’OPERATORE ECONOMICO

La pronuncia in commento* riguarda il caso di un’impresa subappaltatrice che, nel corso di una procedura di gara, aveva omesso di dichiarare la presenza di carichi pendenti nei confronti di soggetti contemplati dall’art. 80, co. 3, D.Lgs. n. 50/16.
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