Digital Services Act – Regolamento (UE) 2022/2065
Regolamento Digital Services Act o “DSA”
A cura dell’Avv. Alessandra Pepe
Focus Legale
Dal 17 febbraio 2024 è pienamente applicabile a tutti i servizi intermediari online che operano nell’Unione Europea il Regolamento (UE) 2022/2065 del 19 ottobre 2022, meglio noto come (Digital Services Act o “DSA”).
Tale disciplina, in vigore dal 16 novembre 2022 e parzialmente applicabile dallo scorso agosto solamente per le piattaforme e motori di ricerca di grandi dimensioni, è oggi applicabile a tutti gli intermediari e le piattaforme online che collegano i consumatori a beni, servizi o contenuti, dunque: social network, marketplace, piattaforme di condivisione di contenuti, app store operanti nel territorio dell’UE.
Scopo del Regolamento
Il Regolamento mira a riformare la precedente Direttiva sugli E-commerce, al fine di aumentare la responsabilità e la trasparenza delle piattaforme digitali in ragione del crescente ruolo da esse svolto nell’economia digitale, tutelando in modo efficace i consumatori e i loro diritti fondamentali online, garantendo una maggiore trasparenza ed una minore esposizione a contenuti illegali presenti in rete.
Approccio utilizzato nel Regolamento
Viene adottato un approccio risk-based, prevedendo a carico dei provider obblighi proporzionati al loro ruolo, alle loro dimensioni e al loro impatto sull’ecosistema digitale. In attuazione del principio di proporzionalità, la scelta di introdurre doveri asimmetrici più onerosi per le grandi piattaforme è strettamente legata ai maggiori rischi che le stesse generano e alle maggiori capacità di conoscenza – e quindi di moderazione – da queste possedute, che si riflettono su un regime di responsabilità più rigoroso.
Nella definizione dell’ambito soggettivo di applicazione del regolamento, infatti il legislatore europeo effettua una distinzione, fra coloro che offrono servizi di semplice trasporto dati (“mere conduit”), servizi di memorizzazione temporanea (“caching”) e, infine, servizi di “hosting”, tramite i quali viene affittato uno spazio per consentire ai clienti di allocare tutti i dati di un sito.
A ciascuna di queste categorie sono stati attribuiti obblighi di trasparenza e di notifica crescenti in proporzione al ruolo da esse ricoperto rispetto al flusso di dati che transitano sulle relative piattaforme.
In aggiunta a quanto sopra, il regolamento prevede anche specifici e più stringenti obblighi a carico delle grandi piattaforme digitali: le cd. Big Tech. Queste vengono individuate in tutte quelle piattaforme che contano un flusso mensile pari ad almeno 45 milioni di utenti attivi. Tale parametro è destinato a ricalibrarsi in caso di futura variazione demografica. della popolazione europea.
Al diverso e più stringente regime di obblighi per le piattaforme di maggiori dimensioni, si accompagna uno specifico sistema di vigilanza. Nel nuovo sistema di governance delle regole delineato dal Regolamento la vigilanza sulle piattaforme di grandissime dimensioni è, infatti, affidata in via esclusiva alla Commissione Europea garantire la piena conformità alle norme.
Sanzioni
Di rilievo è, infine, anche il sistema sanzionatorio riferito a tali piattaforme in caso di violazione di quanto prescritto. La sanzione per l’inosservanza degli obblighi stabiliti, infatti, può arrivare sino ad una somma pari al 6% del fatturato annuo globale del prestatore del servizio interessato. A questa sanzione si può inoltre aggiungere una penalità di mora pari (nel suo limite massimo) al 5% del fatturato giornaliero globale del medesimo soggetto.
È dunque evidente come Digital Services Act (DSA) inauguri una nuova era nella regolamentazione digitale dell’Unione Europea, mirando a un equilibrio tra innovazione e protezione degli utenti. Nei prossimi mesi, l’attenzione si sposterà sull’attuazione pratica di queste norme e sulle loro prime applicazioni. Questo periodo sarà determinante per verificare se l’ambizione europea di creare un ambiente digitale più sicuro e trasparente potrà concretizzarsi. La fase iniziale di implementazione del DSA sarà essenziale per capire se la strategia dell’UE potrà effettivamente fungere da benchmark per la regolamentazione digitale a livello globale.
Conclusioni
Il Regolamento costituisce uno dei due interventi normativi con cui le istituzioni europee hanno inteso perseguire la realizzazione del mercato unico digitale previsto dalla Strategia digitale dell’Unione europea affiancandosi ad un altro parallelo regolamento (Digital Market Act o “DMA”). (Regolamento 2022/1925) che prevede nuove regole sui mercati digitali e specifici obblighi in capo alle grandi piattaforme che si qualifichino come gatekeeper.
Normativa Europea: https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/policies/digital-services-act-package