Regolamento MiCA

Regolamento MiCA

A cura di Avv. Luca D’Agostino

Torniamo a parlare delle criptoattività, tema già approfondito in occasione di un precedente video.

 

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MICA

È infatti recente la notizia della pubblicazione della legge di delegazione europea (la n. 15 del 2024) che contiene importanti novità in materia;

Il legislatore ha concesso al Governo sei mesi di tempo per adeguare la normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento 1114 del 2023 (anche noto come “Regolamento MiCA”); quest’ultimo troverà integrale applicazione, in tutta l’Unione, a partire dal 30 dicembre di quest’anno.

Lo scopo del Regolamento è quello di creare un quadro uniforme di regole per i mercati delle cripto-attività, disciplinando l’emissione e la prestazione di servizi connessi ai token, con l’obiettivo di assicurare un elevato livello di tutela degli acquirenti. 

Ma vediamo anzitutto a cosa NON si applica il MiCAR; sono escluse le cripto-attività qualificabili come strumenti finanziari, che rimangono soggette alla specifica disciplina di settore (per un approfondimento rinviamo a precedente video che trovate in descrizione);

Vi è poi un’esclusione assai peculiare per i token c.d. infungibili (gli NFT), che presentano caratteristiche di unicità tali (si pensi a un’opera d’arte tokenizzata) da non renderli assimilabili alle altre criptoattività.

Sono invece soggetti al Regolamento: (i) i token di moneta elettronica, che mantengono stabile il loro valore in relazione a una moneta ufficiale; (ii) i token collegati ad attività, il cui valore è collegato ad altre attività o a un paniere sottostante; e infine (iii) le cripto-attività di altro tipo, tra cui rientrano anche gli utility token (quest’ultimi soggetti a una disciplina differente in base all’attuale esistenza dei beni o servizi rappresentati nel token).

In linea generale il Regolamento MiCA prevede adempimenti in materia di trasparenza e informativa, regole sull’offerta al pubblico e la quotazione su piattaforme di negoziazione, nonché disposizioni sulla vigilanza dei prestatori di servizi per le cripto-attività. Sono introdotte, inoltre, specifiche misure per prevenire l’abuso di informazioni privilegiate e la manipolazione del mercato. 

In questa sede possiamo descrivere in modo soltanto sintetico la cornice degli obblighi, che risulta diversificata in base alla tipologia di cripto-attività.

Per le criptoattività “di altro tipo” l’offerente dovrà redigere, notificare e pubblicare un White Paper e adeguare la propria comunicazione marketing alle disposizioni del Regolamento; sarà inoltre tenuto ad assicurare agli acquirenti il diritto di recesso.

Ben più articolati gli adempimenti per gli emittenti di token collegati ad attività che, oltre a rispettare gli obblighi in materia di trasparenza e informativa, dovranno anche ottenere una autorizzazione governativa e assicurare la rimborsabilità a vista dei token; saranno inoltre tenuti a mantenere in ogni momento una riserva di attività che copra le passività verso i possessori dei token; e a istituire procedure efficaci e trasparenti per la gestione dei reclami.

Ancor più complessa la disciplina applicabile agli emittenti di token di moneta elettronica che, oltre ai requisiti autorizzatori e di trasparenza, saranno gravati da obblighi di capitalizzazione e gestione prudenziale, secondo una logica che ricalca quella della direttiva sugli istituti di moneta elettronica.

Il Regolamento MiCA ha inoltre disciplinato l’attività dei prestatori di servizi in crypto-asset che prestano, ad esempio, attività di custodia e amministrazione di valori per conto di clienti; gestione di una piattaforma di negoziazione; servizi di scambio di cripto-attività; l’esecuzione di ordini di acquisto per conto di clienti; il collocamento o servizi di consulenza sulle cripto-attività

Tutti i prestatori di servizi saranno gravati da obblighi di trasparenza e correttezza. Inoltre dovranno rispettare alcuni requisiti patrimoniali e di governance societaria, nonché attuare procedure per prevenire condotte di riciclaggio di denaro. Sono inoltre tenuti a tenere le cripto-attività e i fondi dei clienti separati da altri beni e a istituire procedure efficaci e trasparenti per gestire i reclami.

Infine è opportuno ricordare che alcune disposizioni del Regolamento MiCA – e segnatamente quelle sui token collegati ad attività (cioè il titolo III) e sui token di moneta elettronica (titolo IV) – entreranno in vigore a già partire dal 30 giugno 2024. Si tratta di una normativa molto attesa che, pur aprendo orizzonti significativi per l’espansione del mercato Crypto, introduce numerosi adempimenti a carico di emittenti e prestatori di servizi. Risulterà pertanto essenziale per gli operatori del mercato condurre il business in piena conformità con il dato normativo.

 

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