LA CORTE COSTITUZIONALE SUL REATO DI ABUSO D’UFFICIO

Con decisione del 18 gennaio 2022, n.8, la Corte Costituzionale ha dichiarato non fondata la questione di legittimità dell’articolo 23, comma 1, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 (cosiddetto semplificazioni 1) che ha ridefinito confini e contenuti del reato di abuso d’ufficio, sollevata dal Gup del Tribunale di Catanzaro in riferimento all’articolo 77 della Costituzione.

Nella sentenza si legge tra l’altro che è l’esigenza di far “ripartire” celermente il Paese dopo il prolungato blocco imposto per fronteggiare la pandemia ciò che, nella valutazione del Governo, e del Parlamento in sede di conversione, ha impresso alla previsione in questione i necessari connotati di straordinarietà ed urgenza richiesti dal precetto costituzionale evocato, valutazione questa che non può considerarsi, comunque sia, manifestamente irragionevole o arbitraria.

Trattasi di una decisione molto importante specie nell’attuale momento che ci vede tutti impegnati nell’attuazione del PNRR (per la cui lettura si rinvia al testo allegato), che conferma l’intendimento dell’intero contesto istituzionale di restituire percorribilità ad un quadro normativo troppo spesso costellato da elementi di nebulosità ed incertezza che, soprattutto in materia penale, contrastano con i capisaldi dello stato di diritto e si frappongono allo sviluppo, anche culturale, di qualsivoglia contesto socio economico, nella specie quello del nostro Paese.

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