LAVORI PUBBLICI: PUBBLICATO IL CD. DECRETO “AIUTI” CON IMPORTANTI MISURE PER FRONTEGGIARE IL C.D. CARO MATERIALI
L’approfondimento a cura dell’Avv. Alessandro Bonanni e della Dott.ssa Tania Rea
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 114 del 17 maggio 2022 il Decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50 recante “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina” (cosiddetto “Decreto Aiuti”).
Tra gli aspetti più importanti e attesi di questo provvedimento, annunciato dal Governo già nelle scorse settimane, viene in rilievo l’art. 26, recante “Disposizioni urgenti in materia di appalti pubblici di lavori”.
La disposizione in esame introduce misure straordinarie ed eccezionali volte a fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, con riferimenti agli appalti pubblici aggiudicati sulla base di offerte presentate entro il 31 dicembre 2021 (andando a considerare, quindi, nella sua sfera di applicazione, anche le commesse più risalenti aggiudicate sulla base del D.Lgs. n. 163/2006).
Per le commesse interessate dalla norma, il cui sinallagma è ritenuto dal legislatore evidentemente squilibrato dall’incidenza dei fenomeni inflativi in atto, il Decreto impone il riconoscimento di maggiori importi, anche in deroga a eventuali clausole contrattuali contrastanti, applicando prezzari aggiornati (ovvero, nelle more dell’aggiornamento dei prezzari, incrementando fino al 20% le risultanze dei prezzari del 2021, fatti salvi successivi conguagli).
Per tali finalità, è espressamente sancito che le Regioni, entro il 31 luglio 2022, debbano procedere ad un aggiornamento infrannuale dei prezzari in uso, operando in attuazione delle linee guida sull’aggiornamento dei prezzari appositamente adottate con decreto del MIMS ai sensi dell’articolo 29, comma 12, del D.L. n. 4/2022. In caso di ritardo da parte delle Regioni, i prezzari saranno aggiornati, entro i successivi quindici giorni, direttamente dalle competenti articolazioni territoriali del MIMS.
Qualora sia stato emesso uno stato di avanzamento dei lavori con riferimento a prestazioni svolte tra il 1° gennaio 2022 e il 18 maggio 2022 (data di entrata in vigore della disposizione), e il RUP abbia già emesso il relativo certificato di pagamento, si prevede l’adozione, entro trenta giorni, di un certificato di pagamento straordinario.
Le misure di adeguamento dei prezzi innanzi descritte sono applicabili, con alcune specificità, anche agli appalti e accordi quadro in corso di esecuzione affidati dal gruppo FS e ANAS. Inoltre, per i contratti affidati a contraente generale dallo stesso gruppo, ed in corso di esecuzione, si prevede un incremento del 20 per cento agli importi delle lavorazioni eseguite e contabilizzate dal DL dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2022.
La norma individua le risorse che le stazioni appaltanti dovranno utilizzare per i maggiori riconoscimenti in favore degli appaltatori e indica altresì come procedere alla copertura degli oneri in caso di insufficienza delle risorse medesime, ridefinendo e incrementando i fondi a ciò destinati (anche apprestando imponenti stanziamenti finanziari: 3 miliardi di euro per l’anno 2022, 2,75 miliardi di euro per l’anno 2023, 1,5 miliardi di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 e, infine, 1,3 miliardi per l’anno 2026).
La disposizione reca pure una nuova disciplina inerente agli accordi quadro di lavori pubblici, che supera quella da poco introdotta dall’art. 29, comma 11-bis, D.Lgs. 4/2022 (che viene infatti contestualmente abrogata).
Le richiamate previsioni afferiscono ai lavori eseguiti nell’ambito del 2022 e, pertanto, superano il meccanismo di compensazione già preconizzato per il primo semestre 2022 dall’art. 25 del D.L. 17/2022 (meccanismo che, infatti, viene pure contestualmente abrogato dal nuovo Decreto).
Altrettanto importante, per il contrasto ai fenomeni inflativi nell’ambito dei contratti pubblici, è il successivo art. 27 del D.L. 50/2022, che riguarda i concessionari autostradali, per i quali è previsto l’aggiornamento del quadro economico del progetto esecutivo dei lavori in corso di approvazione o approvato alla data di entrata in vigore del decreto, e in relazione al quale sia previsto l’avvio delle relative procedure di affidamento entro il 31 dicembre 2023, utilizzando il prezzario di riferimento più aggiornato. Il quadro economico del progetto, così rideterminato, dovrà essere sottoposto all’approvazione dell’Ente concedente che ne verificherà la corrispondenza con i nuovi prezzi di riferimento per poi considerarlo nell’ambito del rapporto concessorio. Viene precisato che, in ogni caso, i maggiori oneri derivanti dall’aggiornamento del quadro economico del progetto non concorreranno alla determinazione della remunerazione del capitale investito netto, né rileveranno ai fini della durata della concessione.