LA RECENTE RIFORMA DELLE INTERCETTAZIONI E I PROFILI DI INCOMPATIBILITÀ CON LA NORMATIVA EUROPEA
L’Avv. Mario Antinucci, Of Counsel del nostro Studio, in un commento a doppia firma con il Prof. Giorgio Spangher alla recente riforma sulle intercettazioni introdotta con Legge 28 febbraio 2020, n. 8, dal titolo “Possibili le intercettazioni telefoniche c.d. a strascico attraverso l’uso del captatore informatico nei reati comuni?” pubblicato sulla Rivista Penale di Diritto e Procedura, ha sollevato forti dubbi e ragionate perplessità in merito alla legittimità della novella.
In chiave di sistema di giustizia sovranazionale, l’abuso delle tecniche investigative attraverso il captatore informatico anche nei reati comuni espone l’Italia ad un serio rischio di isolamento inquisitorio di retroguardia, con prevedibili effetti a cascata nel mondo delle Imprese e delle relazioni commerciali internazionali.
La previsione di una pioggia di ricorsi a Strasburgo per violazione delle regole del giusto processo ex artt. 5, 6 e 8 della CEDU, nelle more dello slittamento al maggio 2020 dell’effettiva entrata in vigore della riforma, pone l’urgenza indifferibile di una seria riflessione con il coinvolgimento delle Imprese e delle istituzioni competenti.