Procurement, sfide e buoni propositi per l’anno nuovo: cosa cambia nel 2023 – Pubblicato su AgendaDigitale

Procurement: cosa cambia nel 2023

a cura dell’ Avv. Pierluigi Piselli e dell’Avv. Stefano de Marinis

Pubblicato su Agenda Digitale (), a cura di Pierluigi Piselli e Stefano De Marinis una nota incentrata sul bilancio dell’anno che si chiude sulle prospettive che si intravvedono per il 2023 nel campo del procurement. L’intervento legge la situazione tutta nell’ottica legata al fatto più importante che l’economia e lo sviluppo del Paese registrano: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, noto a tutti come PNRR, e la sua attuazione.

Da una parte, infatti, vi sono i tempi da rispettare che per l’attuazione degli investimenti, fissati a dicembre 2023 per la scelta del contraente e dicembre 2026 per il completamento della fase esecutiva; dall’altra il fatto che, obiettivo del Piano, non sono solo gli investimenti intesi in senso stretto quanto, allo stesso modo, le riforme; tra queste rientra la riscrittura del Codice dei contratti pubblici, il cui assetto ha fin qui costituito, per convinzione dello stesso Governo italiano, la causa principale della crescente difficoltà con la quale la spesa per investimenti si traduce in attività, da attuare anche qui con precise tempistiche (31 marzo 2023 per l’adozione e 30 giugno per l’entrata in vigore).

Il testo varato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri lo scorso 16 dicembre sembra in grado di fare chiarezza su molti profili della vigente disciplina, a cominciare dai principi che la ispirano e ne devono informare l’applicazione, mentre su altri il rischio è quello di generare nuove incertezze.

L’auspicio che la nota formula, dopo aver passato in rassegna specifici aspetti, è che, in ogni caso, tutti gli obiettivi previsti per il 2023 possano essere utilmente conseguiti, in primis quelli relativi al completamento ed all’adeguamento delle progettazioni, quale necessaria premessa sul fronte dei fabbisogni delle amministrazioni per l’avvio dei cantieri; inoltre, che la gestione delle nuove regole agevoli, una volta per tutte e a regime, l’attuazione degli investimenti, senza peraltro ostacolare le procedure già avviate o da avviare nel breve.

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