CER: DECRETO MASE PER LE COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI
CER: DECRETO MASE PER LE COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI
A Cura degli Avv. Giuseppe Imbergamo, Avv. Tania Rea
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (di seguito “MASE“) ha firmato e trasmesso alla Corte dei Conti il decreto per le Comunità energetiche rinnovabili (di seguito “CER”), dopo che la Commissione europea ha dato il via libera al decreto.
Tale decisione era attesa da diversi mesi, dato che il decreto MASE era pronto già prima dell’estate e a giugno il Ministero aveva mandato le integrazioni richieste da Bruxelles.
La misura prevede incentivi per 5,7 miliardi, di cui 2,2 sono finanziati con i fondi del PNRR.
In particolare, predetto decreto è incentrato su due misure: una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa e un contributo a fondo perduto.
Il regime prevede una tariffa incentivante sulla quantità di elettricità consumata dai clienti finali e dalle comunità di energia rinnovabile pagato in un periodo di 20 anni. Questa misura, con una dotazione complessiva di 3,5 miliardi di euro, sarà finanziata attraverso un prelievo sulla bolletta elettrica di tutti i consumatori.
Inoltre, è previsto per le Comunità realizzate nei comuni sotto i 5.000 abitanti, un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili in relazione all’investimento effettuato per realizzare un nuovo impianto o per potenziarne uno esistente.
La potenza finanziabile è pari a cinque Gigawatt complessivi entro il 31 dicembre 2027.
La Commissione ha valutato positivamente tale assetto sulla base delle norme dell’UE per gli aiuti di Stato, in particolare rileva l’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE, che consente agli Stati membri di sostenere lo sviluppo di talune attività economiche a determinate condizioni, e della disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, della tutela dell’ambiente e dell’energia 2022.
Sul punto la Commissione ha rilevato che suddetta misura:
- favorisce lo sviluppo di talune attività economiche, in particolare la produzione di energia rinnovabile;
- è necessaria e adeguata affinché l’Italia consegua gli obiettivi ambientali europei e nazionali;
- è proporzionata, in quanto è limitata al minimo necessario.
I benefici previsti riguardano tutte le tecnologie rinnovabili, quali ad esempio il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico e le biomasse.
Per quanto concerne le modalità di accesso alle agevolazioni, è necessario:
- individuare l’area su cui realizzare l’impianto, nonché gli altri utenti con cui associarsi che devono essere necessariamente connessi alla stessa cabina primaria;
- costituire una CER che abbia come oggetto sociale prevalente i benefici ambientali, economici e sociali;
- ottenere l’autorizzazione per l’installazione e la connessione dell’impianto alla rete;
- richiedere l’incentivo al GSE.
Peraltro, è previsto che il GSE, su istanza dei soggetti interessati, verifichi in via preliminare l’ammissibilità del progetto.
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