L’INTERVISTA DI GIUSEPPE MONGIELLO SU ITALIA OGGI SETTE
Il Dott. Giuseppe Mongiello, intervistato da Angelo Costa per Italia Oggi, sottolinea le opportunità per gli avvocati d’affari in tema di federalismo demaniale.
Sostiene il Dott. Mongiello che «alleggerendo di conseguenza il carico fiscale gravante sui cittadini, vuoi perché il patrimonio viene utilizzato e genera flussi di cassa a favore dell’Ente, vuoi perché lo stesso viene alienato a terzi o utilizzato in iniziative che vedono la partecipazione di soggetti privati.» E qui nasce, secondo Mongiello «la grande opportunità per gli avvocati d’affari. Infatti, se si guarda alla tempistica dell’attuazione del federalismo demaniale, con riferimento all’articolo 56bis “decreto del fare”, appare chiaro che si sia finalmente giunti alle fasi operative dei trasferimenti dei beni (alla fine di novembre 2013 dovevano essere presentate le domande di trasferimento da parte degli enti, e per quelle che nei 60 giorni successivi ottenevano un esito positivo come decisione da parte dell’agenzia del demanio, viene previsto il trasferimento di proprietà nei successivi 240 giorni) i cui introiti, in caso di alienazione o di cessione di quote di fondi immobiliari, andranno a ridurre per il 75% il debito dell’Ente e per il 25% il debito dello Stato».
Di fatto, continua Mongiello «se da una parte gli Enti Pubblici devono necessariamente muoversi all’interno dei pesanti vincoli dettati dal fiscal compact, è purtroppo vero che il privato deve a sua volta gestire attività ed investimenti subendo gli strettissimi vincoli creati dal credit crunch, dalla scarsissima disponibilità di credito bancario per finanziare investimenti caratterizzati da elevata incertezza ed alto rischio».
Per Mongiello «in aggiunta a quanto previsto dalla normativa europea è necessario riferirsi anche alla normativa domestica sulle cosiddette “Partnership Pubblico Private” (PPP) che si andrà ad aggiungere alle norme previste dalla direttiva UE laddove definisce il codice dei contratti. E’ intuitivo infatti che per l’Ente il vantaggio di utilizzare lo strumento giuridico rappresentato dalla concessione ed il concetto di “PPP” è quello di poter iscrivere il debito “fuori bilancio” e non nell’ambito del debito pubblico, andando così a rimuovere gli ostacoli ed i vincoli rappresentati dal fiscal compact».
L’alternativa rappresentata dall’introduzione dei fondi di natura immobiliare rappresenta anch’essa un’ulteriore opportunità per gli avvocati d’affari. Spesso tuttavia la logica dei fondi immobiliari impedisce la concreta applicazione di questo strumento nei processi di alienazione del patrimonio pubblico.
Viceversa, conclude il Dott. Mongiello «le Società di Trasformazione Urbana (che sono società per azioni miste di scopo), rappresentano una forma di partenariato pubblico-privato istituzionalizzato, potrebbero rappresentare una ulteriore possibilità di sviluppo nel processo di vendita dei beni del patrimonio dello Stato ai privati».