LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA DICHIARA NON CONFORME ALLA DIRETTIVA APPALTI IL PRINCIPIO DEL POSSESSO E DELL’ESECUZIONE IN MISURA MAGGIORITARIA CHE INCOMBE EX ART. 83 COMMA 8 D.LGS. N. 50/2016 SULLA MANDATARIA

Il commento a cura dell'Avv. Giuseppe Imbergamo e della Dott.ssa Tania Rea   La Corte di Giustizia Europea, dopo aver definitivamente modificato i principi di cui all’art. 105, comma 2 del Codice dei contratti pubblici, ritenendo la restrizione al ricorso…

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I CHIARIMENTI DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA IN TEMA DI APPALTI (CAUSA C-927/2019): DANIELE BRACCI RELATORE PER IGI

Mercoledì 20 ottobre p.v. l'Avv. Daniele Bracci sarà tra i relatori del Convegno dal titolo "Le importanti novità del rientro: continuazione, con un importante codicillo sulla disapplicazione", organizzato dall'IGI - Istituto Grandi Infrastrutture. L'evento - visibile in streaming sul canale…

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PAGAMENTI DELLA PA, LA CORTE UE CONDANNA L’ITALIA PER I RITARDI

“Non assicurando che le sue pubbliche amministrazioni rispettino effettivamente i termini di pagamento stabiliti all’articolo 4, paragrafi 3 e 4, della direttiva 2011/7, la Repubblica italiana è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza di tali disposizioni”. E’ quanto affermato dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea nella recente sentenza 28 gennaio 2020, C-122/18, in cui l’Italia è stata condannata per la violazione della disciplina UE.
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CAOS SUBAPPALTO: LA NUOVA COMPLESSA FISIONOMIA DELL’ISTITUTO DOPO LE RECENTI PRONUNCE DELLA CORTE DI GIUSTIZIA UE

Una nuova censura da parte dei Giudici europei; per l’istituto del subappalto, dunque per operatori e Professionisti che si trovano a dover interpretare correttamente la relativa disciplina, aumentano le incertezze e i dubbi applicativi.
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LIMITI AL SUBAPPALTO: ILLEGITTIMO PER LA CORTE UE L’ART.105 DEL CODICE DEI CONTRATTI

E’ contraria alla normativa europea una normativa nazionale, in particola quella italiana, che limita al 30% la parte dell’appalto che l’offerente è autorizzato a subappaltare a terzi. E' quanto stabilito - o meglio, confermato - dalla Corte di Giustizia UE nella sentenza C-63/18 del 26 settembre 2019, l'ultimo dei provvedimenti - in ordine di tempo - con cui l'Europa stigmatizza il mancato rispetto da parte del nostro Paese delle regole comunitarie poste a tutela della concorrenza.
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ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA L’ANNOSA QUESTIONE CIRCA L’ESAME CONGIUNTO DEL RICORSO PRINCIPALE E INCIDENTALE ESCLUDENTE IN CASO DI GARA CON PIÙ DI DUE CONCORRENTI

Con l’ordinanza n. 6/18, l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato interroga la Corte di Giustizia dell’Unione Europea sul se l’art. 1, par. 1, comma 3, e par. 3 della direttiva 89/665/CEE possa essere interpretato nel senso di consentire al Giudice…

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