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NUOVO CODICE DEGLI APPALTI: NEL WEBINAR DI P&P UNA PANORAMICA SULLE NOVITA’ PIU’ RILEVANTI DELLA RIFORMA   Ampissima partecipazione per il webinar dedicato al nuovo Codice dei Contratti Pubblici, organizzato da Piselli&Partners in collaborazione con PPI - Public Procurement Institute…

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CONCESSIONI DEMANIALI MARITTIME: NO DEL CONSIGLIO DI STATO ALLE PROROGHE AUTOMATICHE

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SUPERBONUS E BONUS EDILIZI 2023: NOVITA’ E PROSPETTIVE NEL WEBINAR DI P&P

SUPERBONUS 2023 - BONUS EDILIZI 2023: NOVITA’ E PROSPETTIVE NEL WEBINAR GRATUITO DI PISELLI&PARTNERS   E’ in corso in questi giorni l’esame sugli emendamenti depositati in VI Commissione (Finanze) alla Camera alla legge di conversione del c.d. decreto cessioni (il Dl…

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EDILIZIA E BONUS FISCALI

EDILIZIA E BONUS FISCALI Il punto della situazione, tra rischi e prospettive di tutela. Edilizia Bonus Fiscali Evento gratuito in modalità webinar Mercoledì 22 Marzo - Ore 10.30 - 12.30 Evento realizzato in collaborazione con LUXMASTER ENGINEERING Partecipazione limitata. Panel:…

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LA DELEGA DEL GOVERNO IN MATERIA DI CONTRATTI PUBBLICI

Nella G.U. n. 146 del 24 giugno 2022, è stata pubblicata la Legge 21 giugno 2022 n. 78 recante Delega al Governo in materia di contratti pubblici.

Approfondimento a cura dell’Avv. Alessio Cicchinelli e dell’Avv. Daniele Bracci

A distanza di poco più di 6 anni dalla precedente legge delega, dunque, il Legislatore torna a metter mano organicamente alla disciplina della contrattualistica pubblica, con un intervento di complessiva riforma del settore.

Molteplici gli obiettivi cui dovranno tendere i decreti legislativi, da adottare “entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge” e su “proposta del Presidente del Consiglio dei ministri e del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, di concerto con i Ministri competenti e previa acquisizione del parere della Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e del parere del Consiglio di Stato” (art. 1, co. 1 e 4).

Anzitutto, come detto, si tratta di un intervento di complessiva riforma del settore della contrattualistica pubblica con l’obiettivo di valorizzare quanto già contenuto nelle direttive europee del 2014 circa la valenza di leva di sviluppo economico e sociale dei contratti pubblici, anche al fine di fronteggiare la crisi economica conseguente alla pandemia; già nell’articolato dei principi e criteri direttivi, è possibile individuare tale strategia, ad esempio laddove si contempla la “previsione dell’obbligo per le stazioni appaltanti di inserire nei bandi di gara, negli avvisi e inviti, in relazione  alle  diverse tipologie di contratti pubblici, un regime obbligatorio di  revisione dei  prezzi  al  verificarsi  di  particolari  condizioni  di  natura oggettiva  e  non   prevedibili   al   momento   della   formulazione dell’offerta” (art. 1, co. 2, lett. g). Allo stesso modo, nell’ottica di traghettare il mercato nazionale degli appalti verso una domanda pubblica di acquisto sempre più improntata all’innovazione ed alla sostenibilità, si prevede la “semplificazione delle procedure finalizzate alla realizzazione di investimenti in tecnologie verdi  e  digitali,  in  innovazione  e ricerca nonchè in innovazione sociale (…) e di incrementare il  grado  di  ecosostenibilità  degli  investimenti pubblici e delle attività economiche (…); previsione di misure volte a  garantire  il  rispetto dei   criteri   di   responsabilità energetica e ambientale nell’affidamento degli appalti pubblici e dei contratti di concessione, in particolare attraverso la definizione di criteri ambientali minimi, da rispettare obbligatoriamente, differenziati per tipologie ed importi di appalto e valorizzati economicamente nelle procedure di affidamento, e l’introduzione di sistemi di rendicontazione degli  obiettivi  energetico-ambientali” (art. 1, co. 2, lett. f).

Accanto a ciò, il Legislatore delegante si pone l’ulteriore obiettivo di adeguare la disciplina dei contratti pubblici “al diritto europeo e ai principi espressi dalla giurisprudenza della Corte costituzionale e delle giurisdizioni superiori, interne e sovranazionali”, anche al fine di evitare l’avvio di procedure di infrazione da parte della Commissione europea e di giungere alla risoluzione delle procedure avviate (art. 1, co. 1). Per l’ennesima volta, pertanto, l’ordinamento nazionale si troverà ad affrontare i nodi ancora aperti sulla non conformità alle direttive euro-unitarie di alcune norme italiane in tema di contrattualistica pubblica, come anche recentemente sottolineato dalla Commissione europea in tema di procedure negoziate senza gara d’appalto e subappalto.

Infine, la delega si pone l’obiettivo di “razionalizzare, riordinare e semplificare la disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture” (art. 1, co. 1), similmente a quanto già descritto nella precedente legge delega. Sotto tale profilo, pertanto, il Legislatore dovrà nuovamente affrontare scelte di regolazione che, già sotto la vigenza del D.Lgs. n. 50/16 e ss. mm. e ii., erano state sottoposte a ripensamenti o a penetranti modifiche; a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, si pensi al ruolo dell’ANAC all’interno dell’architettura normativa ed al potere di regolazione flessibile originariamente attribuito ad essa dal D.Lgs. n. 50/16 e poi sostituito dal ritorno al regolamento unico (nella nuova legge delega si parla di una “revisione delle competenze dell’Autorità nazionale anticorruzione in materia di contratti pubblici”, al fine di “rafforzarne le funzioni di vigilanza sul settore e di supporto alle stazioni appaltanti” – art. 1, co. 2, lett. b) o, ancora, alla disciplina delle cd. cause di esclusione non automatiche (nella L. n. 78/22 si parla di una “razionalizzazione e semplificazione delle cause di esclusione, al fine di rendere le regole di partecipazione chiare e certe, individuando le fattispecie che configurano l’illecito professionale di cui all’articolo 57, paragrafo 4, della direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014” – art. 1, co. 2, lett. n).

Al fine di analizzare i contenuti dei principi e criteri direttivi contenuti nella nuova legge delega ed iniziare ad interrogarsi e confrontarsi sulle prospettive di prossima regolazione, lo Studio Piselli & Partners pubblicherà con cadenza settimanale degli approfondimenti tramite i quali accompagnare progressivamente il lettore in questa nuova fase di riforma della contrattualistica pubblica.

Gazzetta Ufficiale Contratti Pubblici

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SUPERBONUS, FIRMATO IL DECRETO MITE CON I NUOVI MASSIMALI DI SPESA

Il Ministro della Transizione Ecologica ha firmato il nuovo Decreto volto a limitare gli aumenti di costi dovuti al fenomeno inflativo in atto. Sono esclusi dai nuovi massimali di spesa agevolabili IVA, posa in opera e costi professionali. Per le voci corrispondenti ai materiali individuati dal nuovo decreto, al fine di evitare speculazioni, sarà comunque indispensabile l’asseverazione di congruità della spesa da parte di un tecnico abilitato.
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I CHIARIMENTI DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA IN TEMA DI APPALTI (CAUSA C-927/2019): DANIELE BRACCI RELATORE PER IGI

Mercoledì 20 ottobre p.v. l'Avv. Daniele Bracci sarà tra i relatori del Convegno dal titolo "Le importanti novità del rientro: continuazione, con un importante codicillo sulla disapplicazione", organizzato dall'IGI - Istituto Grandi Infrastrutture. L'evento - visibile in streaming sul canale…

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