CONCESSIONI “BALNEARI”: Il CONSIGLIO DI STATO RIBADISCE L’OBBLIGO DI AVVIARE LE GARE.

CONCESSIONI “BALNEARI”: Il CONSIGLIO DI STATO RIBADISCE L’OBBLIGO DI AVVIARE LE GARE. 

A cura degli Avv. Daniele Bracci, Gloria Ciacci

ISCRIVITI AL WEBINAR GRATUITO DEL 28 MAGGIO SULLE CONCESSIONI BALNEARI 

Sono aperte le iscrizioni nostro webinar dedicato alle concessioni balneari dal titolo: “Concessioni Balneari: strategie da adottare nell’incertezza ordinamentale”.

La materia delle concessioni demaniali marittime è una materia ancora interessata da un forte dibattito giurisprudenziale oltre che da incertezze e lacune normative. Si tratta, infatti, di una tematica in continua evoluzione, in considerazione dei diversi interessi economici, sociali, giuridici e politici coinvolti.

Nelle more dell’adozione dei decreti legislativi attuativi di riordino e semplificazione delle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali per finalità turistico-ricreative, il Giudice Amministrativo continua a pronunciarsi in materia, ribadendo principi già da tempo affermati e chiarendone di nuovi, da ultimo con sentenza del Consiglio di Stato n. 3940/2024 pubblicata lo scorso 30 aprile 2024. 

L’attuale contesto normativo e giurisprudenziale in materia di concessioni demaniali continua, ad oggi, ad essere pervaso da lacune, assoluta incertezza ed instabilità, stante l’assenza di una chiara ed esaustiva disciplina legislativa di riordino della materia. 

Non sembra dunque ad oggi prospettabile una linea di indirizzo pacifica e univoca, esente da rischi. 

Di queste tematiche, delle questioni problematiche e delle possibili strategie in materia, si tratterà approfonditamente nel corso del Live Webinar programmato dallo Studio Legale Piselli & Partners per il 28 maggio 2024 (link: https://www.piselliandpartners.com/news-di-settore/concessioni-balneari-il-webinar-gratuito-di-piselli-partners/). 

CONCESSIONI BALNEARI - 28 Maggio

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I Consorzi Stabili nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici

I Consorzi Stabili nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici

A cura di Avv. Alessandro Bonanni Avv. Gloria Ciacci

 

Abstract

L’ANAC torna a pronunciarsi in merito al controverso istituto del consorzio stabile, fornendo indicazioni interpretative sulla dimostrazione dei requisiti di partecipazione e di qualificazione da parte di tali peculiari tipologie di consorzi, all’esito della recente entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti Pubblici. 

L’ANAC ha quindi dato un ulteriore impulso alle riflessioni e al dibattito che da anni riguardano la problematica della qualificazione dei consorzi stabili, istituto ora regolato ai sensi dell’art. 67 del D.Lgs. n. 36/2023, in attesa del prossimo aggiornamento del Manuale ANAC sulla qualificazione SOA. 

 

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Quale futuro per i Consorzi Stabili?

Quale futuro per i Consorzi Stabili?

A cura di Avv. Alessandro Bonanni, Gloria Ciacci

consorzi stabili

Un consorzio stabile non può, per l’esecuzione dei lavori, designare una consorziata sprovvista di qualificazione SOA, altrimenti rischiando l’esclusione dalla gara, anche nell’ipotesi in cui il consorzio possieda in proprio la qualificazione.

Così si è di recente espressa l’ANAC con Delibera n. 470 del 18 ottobre 2023, tornando ad animare il dibattito in materia.

Pur riferito alle procedure di gara disciplinate ai sensi del previgente D.Lgs. n. 50/2016, il parere dell’ANAC certamente impone anche delle riflessioni sull’istituto del consorzio stabile ora regolato ai sensi dell’art. 67 del D.Lgs. n. 36/2023, in attesa che si formi giurisprudenza sul nuovo Codice dei contratti pubblici. 

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Certificazioni rilasciate da organismi di accreditamento appartenenti a Paesi extra UE: confermata l’inidoneità ad attestare il possesso dei requisiti di gara

Certificazioni rilasciate da organismi di accreditamento appartenenti a Paesi extra UE, ISO 9001: confermata l’inidoneità ad attestare il possesso dei requisiti di gara

A cura dell’ Avv. Alessandro Bonanni, Dott.ssa Gloria Ciacci

Certificazioni rilasciate da organismi di accreditamento appartenenti a Paesi extra UE: confermata l’inidoneità ad attestare il possesso dei requisiti di gara  sentenza completa: tar campania 5102_2023

Con la recente sentenza n. 5102 del 15 settembre 2023, la Sezione II del TAR Campania, dando seguito all’orientamento formatosi in materia, ha ribadito l’invalidità delle certificazioni rilasciate da organismi di accreditamento di uno Stato extra UE. Viene quindi confermata l’inidoneità, ai fini della partecipazione in Italia a gare per l’affidamento di appalti pubblici, di certificazioni di qualità rilasciate da un ente certificatore accreditato presso un organismo di accreditamento di uno Stato terzo.

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CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI 2023: ARRIVANO LE PRIME MODIFICHE

CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI 2023: ARRIVANO LE PRIME MODIFICHE

A cura di Avv. Alessandro Bonanni, Dott.ssa Gloria Ciacci

Già arrivano i primi interventi correttivi al Decreto Legislativo n. 36/2023, non ancora efficace. Il Decreto-legge 29 maggio 2023, n. 57 ha infatti apportato modifiche al nuovo Codice dei contratti pubblici, intervenendo in materia di offerta economicamente più vantaggiosa e parità di genere.  

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La Revisione Prezzi nei Contratti Pubblici – Appuntamento al 1° Marzo 2023

LA REVISIONE PREZZI NEI CONTRATTI PUBBLICI: GLI INTERVENTI NORMATIVI PIÙ RECENTI ED I PROBLEMI APERTI Appuntamento formativo del 1 Marzo 2023 in MODALITA’ WEBINAR, realizzato in collaborazione con Public Procurement Institute. Partecipazione limitata. RELATORI: Avv. Alessandro Bonanni Avv. Stefano de…

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CLAUSOLE SOCIALI OBBLIGATORIE: LA NUOVA LEGGE DELEGA IN MATERIA DEI CONTRATTI PUBBLICI PROMUOVE LA TUTELA DEI LAVORATORI

CLAUSOLE SOCIALI OBBLIGATORIE: LA NUOVA LEGGE DELEGA IN MATERIA DEI CONTRATTI PUBBLICI PROMUOVE LA TUTELA DEI LAVORATORI

Approfondimento a cura dell’Avv. Alessandro Bonanni e della Dott.ssa Gloria Ciacci

Abstract

La Legge Delega n. 78/22, di riforma della materia dei Contratti Pubblici, pone al centro della futura disciplina la tutela e la promozione del lavoro e dei lavoratori, in particolare nel caso di cambio di impresa appaltatrice, prevedendo “l’obbligo per le stazioni appaltanti di inserire, nei bandi di gara, avvisi e inviti, specifiche clausole sociali”.

Segnatamente, la previsione di tali “specifiche clausole sociali” mira a introdurre criteri volti a tutelare:

  • la stabilità occupazionale del personale impiegato nell’esecuzione dell’appalto;
  • l’applicazione dei contratti collettivi nazionale e territoriali di settore;
  • la parità di trattamento economico e normativo per i lavoratori in subappalto contro il lavoro irregolare;
  • la promozione delle pari opportunità generazionali, di genere e di inclusione lavorativa per le persone con disabilità o svantaggiate. 

Tutto ciò potrebbe essere declinato, nel nuovo emanando Codice, non solo in termini di obblighi contrattuali che graveranno sull’affidatario della commessa pubblica, ma anche come meccanismi che intervengono già nella fase di gara, come requisiti minimi dell’offerta o condizioni di premialità.

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