La nuova disciplina dei contratti sottosoglia nel nuovo codice 

La nuova disciplina dei contratti sottosoglia nel nuovo Codice appalti

A cura dell’Avv. Stefano de Marinis

  1. Premessa

Tra le scelte che maggiormente caratterizzano il nuovo corso che il d.lgs. 31 marzo 2023, n.36, ha inteso conferire alla disciplina dei contratti pubblici spiccano senz’altro le previsioni in materia di appalti e concessioni d’importo inferiore all’ambito applicativo delle direttive europee di settore.

Secondo una fonte interpretativa qualificata, infatti, la prima cosa che si incontra nella lettura del  testo inclusi gli allegati, è una semplificazione incisiva, connessa a maggiore trasparenza degli appalti sottosoglia, accompagnata dalla scelta di concentrare tutta la disciplina in una parte dedicata del codice, di mettere a regime gran parte delle misure emergenziali dei decreti Legge 76 e 77, di inserire la considerazione dell’interesse transfrontaliero certo per evitare questioni di compatibilità con l’ordinamento europeo, con  tempi rapidi per la stipula dei contratti ed esecuzione anticipata generalizzata, non più solo per ragioni di urgenza; tutto bilanciando con più trasparenza la maggiore semplificazione, posto che queste semplificazioni sembravano il minimo, considerato quanto era imposto dalla delega con la sua rimozione del goldplating, che sul sottosoglia è totale.

 

 

 

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